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Bilancio di sostenibilità

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Marzo 1, 2024

L’impresa nella dimensione sostenibilità

Qualsiasi decisione presa da un’organizzazione ha un impatto sui cittadini, sull’ambiente e su tutti quegli stakeholder che influenzano o sono influenzati dalle sue attività. Il valore di un’impresa tende sempre di più a riflettersi nelle sue performance sociali e ambientali, oltre che in quelle economico-finanziarie.

L’impresa nella dimensione sostenibilità

Di pari passo, assume un’importanza globale il concetto di “reporting”: ad oggi, le realtà più competitive rendono pubbliche le proprie performance, seguendo principi di trasparenza, misurabilità e comparabilità.

Il Bilancio di Sostenibilità

Il Bilancio di Sostenibilità (BdS) è prima di tutto uno strumento di rendicontazione e comunicazione degli impegni presi e dei risultati ottenuti nell’ambito della Responsabilità d’Impresa – o Corporate Social Responsibility (CSR). Si redige annualmente secondo le tempistiche, generalmente, del bilancio d’esercizio. Rappresenta anche uno strumento di gestione, utile a definire un percorso di valutazione e miglioramento delle proprie performance.

Secondo il GRI (Global Reporting Initiative) l’obiettivo della redazione del bilancio di sostenibilità è lo sviluppo sostenibile, sostenuto da un processo di responsabilizzazione sociale, ambientale ed economico da parte delle organizzazioni. Tramite l’utilizzo dei GRI Standards si facilita la diffusione di un linguaggio comune per le aziende attraverso cui comunicare il proprio impatto, rendendo quindi le informazioni che ne derivano costantemente migliorabili e comparabili a livello globale.

La panoramica normativa

Dal 2017, in Italia, rendere noto il proprio impatto socio-ambientale ha rappresentato un obbligo per gli enti di interesse pubblico con più di 500 dipendenti, stato patrimoniale superiore a 20 milioni di euro e un totale dei ricavi netti delle vendite superiore a 40 milioni di euro.

Dal 2024, tuttavia, alla luce della nuova direttiva europea 2022/2464 “CSRD” (Corporate Sustainability Reporting Directive), l’obbligo di redigere il bilancio di sostenibilità sarà esteso a tutte le grandi imprese, anche qualora non abbiano valori mobiliari negoziati su mercati regolamentati, e a tutte le piccole e medie imprese i cui valori mobiliari sono negoziati su mercati regolamentati.

La Direttiva contiene il mandato alla Commissione ad adottare una serie di atti integrativi che abbiano la funzione di definire i principi e i criteri per la rendicontazione di sostenibilità, con termine il 30 giugno 2024.

La prospettiva a fronte di questo allargamento di platea e delle prossime definizioni più specifiche rappresenta la strategia per una crescita sempre più importante per il mondo della sostenibilità aziendale che diventerà, oltre che un obbligo per tutte le imprese, lo strumento di valutazione principale.

I vantaggi

Si può facilmente intuire quanto si stia spingendo sempre di più verso la restituzione, da parte delle imprese, agli stakeholder e alla comunità di un report delle attività aziendali a 360°.

Tuttavia, l’obbligatorietà ormai diffusa della sua redazione distoglie – nella maggior parte dei casi – dai reali benefici e opportunità che il bilancio di sostenibilità può portare.

Uno degli aspetti principali, proprio perché riassume in termini di impatto sulla comunità e sul territorio le attività di un’azienda, è la risonanza istituzionale: rendere noto alle istituzioni l’attenzione al proprio impatto e i miglioramenti che vengono adoperati per ridurne le conseguenze negative è un’opportunità importante per scalare posizioni favorevoli sul mercato.

Le aziende che rendicontano su aspetti ambientali, sociali e di governance, inoltre, sono maggiormente apprezzate dalla comunità e dagli investitori: questi, infatti, si avvalgono delle informazioni non finanziarie in aggiunta a quelle di natura finanziaria, per le proprie scelte di investimento.

Infine, comunicare il reale valore di un’azienda che con trasparenza dimostra interesse nell’impattare positivamente sulla realtà circostante rappresenta un poderoso strumento strategico di marketing che porta con sé nuovi stakeholder.

Essere sostenibili è, oltre che un’esigenza dei nostri tempi, un’opportunità di sviluppo e il processo di engagement di tutti gli stakeholder richiede non poco tempo e sforzo organizzativo.

Rimandare finché gli obblighi di legge entreranno in vigore, non lasciando più alcuno spazio di manovra, sembra tutt’altro che una scelta ragionevole.

 

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